venerdì 7 gennaio 2011

Di questo e di molto altro

Faccio ancora il bucato a modo mio.
Ma in modo diverso.
Dopo aver lavato e steso i panni
sposto lo stendino dalla cucina
alla camera da letto e chiudo la porta.
Mi piace che quel profumo
invada prepotentemente la stanza dei sogni                            
così  in maniera quasi intangibile
ricreo attraverso l’olfatto i singoli istanti vissuti
di quella quotidiana vita andata.
Poi rimango lì per un po’,
annuso e penso.
Inalo rumori, vetri appannati,
colline imbiancate, libri ammucchiati.
Mi arrivano discorsi sospesi, domande in bilico,
occhi sorridenti, mani indaffarate.
Scendono col paracadute baci rubati, mi
sussurrano all’orecchio voci amate,
si  posano piano sul letto
malinconie e paure addormentate.
Temporaneamente neutralizzate.
Di questo e di molto altro
che mi guizza talvolta nel cuore, tra l’anima e i sensi,
di lei che sapeva la gratitudine,
ho detto  e dirò infinite volte
in questo tempo infinito e nullo.
Ma solo quando il suono giungerà alle tue orecchie,
che non possono prescindere dal mio stesso sentire,
le parole prenderanno finalmente il volo.
E sarà pace e, insieme, salvezza.


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