martedì 5 marzo 2013

Finalmente


Quando fu chiaro 
che non potevamo più attendere 
abbandonammo l’involucro 
della parola celata 
e stringendoci la mano 
sperimentammo il salto. 
Poi da lì 
il volo. 
Finalmente.


sabato 2 marzo 2013

L'unica certezza


Quando penso a come possiamo mancare la vita, sbagliando il bersaglio solo per un soffio e a come, se la fortuna ha deciso di baciarci, servano poi anni per riprendere quel soffio e ricominciare a camminare, respirare e sentire insieme all’aria il senso che riempie i polmoni, mi viene sempre un brivido.
Dietro a quel filo ritrovato scorrono lenti gli anni andati, l’esperienza vissuta, il dolore e l’amore: quello vero e quello che tale abbiamo creduto essere (accantonando quello vero) ma che tale non era, non così grande, non sufficiente per colmare il vuoto del tempo a venire.
Dietro quel filo scorrono lente le nostre scelte si srotolano i nostri errori si manifesta il pegno che avremmo pagato nel tempo a venire: cioè oggi.
Scorre lento il nostro aver visto senza guardare con attenzione perché come sostiene Javier Marías “nessuno vuole vedere niente e così nessuno vede quasi mai quel che ha lì davanti”.
Si chiama paura, questa.
Paura della Bellezza che fa vacillare mentre la codardia si fa spazio in noi a gran falcate.
Il brivido poi sale e si mischia allo sconforto quando mi accorgo che nonostante tutto non sono ancora sicura di essere pronta a riconoscere ciò che ho effettivamente e palesemente di fronte. E che probabilmente desidero.
Sarà che la vita, a volte, ci restituisce il tempo andato ma il coraggio no.
Il coraggio è roba nostra. Si chiama scelta.
E la vita non scherza con chi non sa scegliere.
Resto lì sospesa aspettando che un’onda di coraggio mi travolga e insieme distrugga tutte le barriere che sempre metto quando il sogno più grande è a un passo dal divenire realtà.
Ma già questo è un atteggiamento sbagliato.
E’ l’azione che manca.
E’ l’azione che dovrei praticare.
Questa è per ora l’unica mia certezza.



Milano -2 marzo 2013 -ore 10:33