domenica 25 dicembre 2011

Per


Uno slancio
per andare
un motivo
per ri-tornare
uno sguardo
per oltrepassare
il limite.
Mani pronte
per cercare
e ri-conoscersi
nello stupore.
Un posto
per fermarsi
e ri-trovarsi
senza più
perdersi.
Un salto
smisurato
per chissà dove
trattenendo
il fiato
ad occhi
chiusi
assaporando
il profumo
di adesso
senza
la smania
del poi.
Una domanda
sospesa
che contiene
già
la risposta.
Presagio
di quiete
voce
sussurrata.
E poi silenzio.





domenica 18 dicembre 2011

Non più salva


Quando poi
mi sono creduta
protetta
certa del mio
nuovo sentire.
Quando poi
ho dato per avvenuta
la trasformazione
del sentimento.
Quando poi
pensare
-amare-
mi appariva
come idea
lontana e aleatoria
mentre avevo
concretamente
le mani e il cuore
pieni di affetto.
Quando poi
mi sono sentita
sicura e stabile
indenne
solo allora è tornato
-insieme alle
amate parole-
qualcosa
di  indefinito e potente
che continua
a ri-guardarci.
Allora la distanza
voluta
si è tolta la maschera
e mi è apparsa
nella sua forma di difesa
-non insignificante
e lieve attesa-
Ed ora
non più salva
mi muovo a fatica
in questo
mare nostro
alla ricerca
di una zattera
di coraggio
che mi riporti a riva
-e poi a casa-
Che mi ricomponga
mostrandomi
il vero senso del noi.




domenica 11 dicembre 2011

Una vita fa

Chiusa la porta
dopo aver sciolto
l’abbraccio
-il tuo-
abbandonate le parole
ho chiuso gli occhi.
Immagini in transito
di lacrime
che sgorgavano forte
mi percorrevano.
Solo immagini però
-come desideri abortiti-
tutto era arido in realtà
bloccato.
Neanche una lacrima
venne ad accarezzarmi
-neanche una-
mentre ti lasciavo
allontanare
ed io di dentro
urlavo.
Muta.

martedì 6 dicembre 2011

Trasparenza

Come mi appare
nitida
questa dolorosa
immobilità
questo accenno
allo slancio
messo da parte
quasi subito
quasi d’obbligo
in rigoroso silenzio.
L’indecisione che cede
il passo alla rinuncia
l’amore che si accontenta
di essere affetto.
E’ un mondo
non mio
questo
che (discretamente
ma incisivamente)
si rivela ai miei occhi
catturando
il mio sguardo
con nitide fotografie
di desolante
quotidianità
subita.
Dovrò muovermi
andare
(e non importa
dove)
spostarmi
da questo
fermo immagine
che imprigiona.
Perché
come urgenza
di vita
è la ribellione
ora
a chiamare
ed è lei
che inevitabilmente
seguirò
senza esitazione.
Appena svoltato l’angolo.




domenica 4 dicembre 2011

E'

È cielo terso
chiuso a chiave
dentro di me
imprigionato
nell’incanto
di voce soave
e di visione
impalpabile
che culla il riposo.
Ed è soffio
vento di mare
che insiste
accarezzando la pelle
per stimolare il ritorno
all’azione
alla concreta
fisicità di intenti
e desideri.
Ma è profumo
di purezza e stupore
a comporre
la lucente catena
che blocca la porta.
Quindi
resterò ancora
un po’qui
in questo guscio
protetta ed evanescente
prima che l’amore
-già in agguato-
mi catturi di nuovo
sul sentiero che unisce
l’istante all’infinito
e che molto bene
io conosco.