lunedì 21 maggio 2012

Ho una penna e scrivo



Pensavo fosse eterno
che non finisse mai
i volti amati da accarezzare
la tua voce da ascoltare.
E’ stato giusto un attimo
-quello della distrazione-
sono volati gli anni
insieme ai gesti e ai sorrisi
sei volata anche tu.
Viviamo in bilico
ho imparato a dire
sul precipizio
senza cognizione.
Restano
caldi e immacolati abbracci
si confondono
speranze e delusioni
ed è sempre -e solo
in quell’attimo
-quello della distrazione-
che passano treni
a travolgere occasioni
e ci troviamo trasformati
introvabili e goffi
nell’abito indossato.
E niente è mai come era
e tutto è sempre uguale
più in fondo scavi
più provi a trattenere.
Ma niente resta
in quella forma amata
e tocca cedere il passo
al nuovo
alla vita
che inesorabilmente
cede il passo
alla caduta.
Ma è vita mia e la voglio
mentre è in trasformazione.
così prendo una penna
e scrivo -eternamente scrivo
questo attimo infinito
quest’unica consolazione. 



domenica 20 maggio 2012

Lucida-mente

Succede
il più delle volte
di trovarsi su 
due sponde differenti
credendo che a unirle sia un ponte
ma il ponte è immaginario
pura fantasia o sogno
un passo ed è la fine.
Altre volte invece
-ed è raro e prezioso
il ponte è reale
ma è fatica attraversarlo
così stai ferma
e lasci scorrere il tutto
come se nulla scorresse
e anche questa è la fine
ma più meschina
e lacerante.