domenica 27 febbraio 2011

25 febbraio 2011

Ho sentito forte il peso
il tormento inconfondibile
la fatica palpabile
ho avvertito chiaro il dolore
la paura che schiaccia
l’inevitabile senso di impotenza.
Ho incontrato moltitudini di anime
che sono anche la mia
mentre attraversavano al dunque
la linea di confine
che delimita il trascorrere dell’esistenza
che attribuisce forma alla condizione
di sano o di malato
ho visto nitidi  gli sguardi
che sono anche il mio.
Mai mi sono sentita così uguale agli altri
mai ho udito così tanti battiti di cuore
urlare ad unisono con il mio
mai ho visto oltre la coltre di terrore
con dignitosa luminosità
invocare forte la vita dando spessore all’attimo
come in quella corsia d’ospedale.
Poi a casa lontano (solo fisicamente)
dallo specchio nel quale
mi ero vista riflessa poco prima
ho giocato a lungo con le mie nipoti
sono state risate e baci
parole e fortissimi abbracci
sono stati slanci d’amore
perle di vita di valore incommensurabile.
Ora accuso un senso di stanchezza antica
la commozione mi riempie gli occhi
però sorrido e penso a mia madre
che misteriosamente
continua a mostrarmi il senso
e a corrispondermi.
Come sempre.






domenica 20 febbraio 2011

Dalla finestra

Arrivasse
in un soffio
quel respiro
calmo
quel battito di cuore
lieve
quel gesto
di amore puro.
Arrivasse
come d’incanto
la musica perlata
la parola sussurrata
il canto liberato.
Arrivassi tu
seguendo le orme
del tempo che viene
attimo dopo attimo
respiro dopo respiro.
Arrivassi tu
come immagine sognata
strada mai abbandonata
come voce attesa e desiderata
Arrivassi tu, così.
Allora tornerebbe anche Tenco
e io canterei felice
guardando dalla finestra
il mondo, l’altro, che passa.
Poi volterei la testa
e dal profondo
mi illuminerebbe
un sorriso.
Incontenibile e inatteso.







domenica 13 febbraio 2011

Nell'eternità

Giravano in testa
giravano in vortice
immagini e suoni.
Tutto precipitava
tutto e noi insieme.
Tu sorridevi ancora
e non hai rinunciato
a cucinarmi il risotto
prima di partire
per il non luogo
rimanendo per sempre qui
come sorprendente essenza  
di momenti  indimenticabili
come imperativo atto d’amore
dedicato alla vita.
Gira in testa
gira  in vortice
ora il pensiero di te.
E resti intatta.
E non sbiadisci.
Nell’eternità.



domenica 6 febbraio 2011

Leggera

Qui nel profondo
non è astio, non è freddo
né rancore, né dolore
è musica e appartenenza
deriva e approdo
luce abbagliante
che non disturba i miei occhi.
Sospesa, planando
mi perdo e mi ritrovo
tutto è passato, niente è passato
tutto è reale, tutto è sogno.
Tutto voglio sognare
occhi lucidi, mani affusolate
sguardi complici.
Niente è perso, niente
è tutto in me
che vuole pace e voce
allegria e vita
la tua, la mia
divisi ma  insieme, oltre l’ostacolo
che ci ha imprigionati
nella falsa percezione
del passare di questo tempo.
Sono solo attimi, sono attimi infiniti
è solo cuore, è solo anima
qui sull’unico sentiero
che potevo percorrere.
Nessun rimpianto, solo immensa gratitudine
ed infinito, interminabile perdono
e amore nella sua più ampia accezione
che mai avrei creduto di poter conoscere.
Sono io, sono qui.
Autentica e leggera.
Pura e purificata.