martedì 30 agosto 2011

Appunti (pensando a Ricardo Reis)

Mare dentro
vento fuori
i desideri
si inabissano
una nuvola
appare
candida
e impalpabile.
I desideri
si palesano
una nuvola
scompare
oltre il limite
lontano
di un orizzonte
infinito.
I desideri
ardono
è la vita
che chiama
con la voce
del mare
è la marea
che sale
per allontanare
il silenzio
dissimulare
la ragione
e congedare
la paura.
Vivi!
Dice preponderante
la voce del mare
fino a divenire
urlo.
Vivi!
Poi tutto
diventa calma
il flusso
si ferma
per un attimo
e sprigiona
il senso.
La vita
che è onda
l’onda
che è vita.
Inevitabile
mareggiata
che anticipa
il vasto sentire
e ne rivela
l’essenza.

domenica 21 agosto 2011

Onde

Di onda
in onda
conta
un attimo
arriva
un altro
affonda
ma tu
conta.
Conta
e riconta
i felici
gli illusi
i delusi.
Conta
i peccati
le speranze
le attese.
Conta
i passaggi
le lacrime
gli slanci.
Tu conta
sentendo
il battito
di dentro
che sempre
canta.
Perché
questo istante
il minuto
il secondo
l’anelito
il soffio vitale
che mai
è scontato
conta.
Come
contano
i passi
le mete
e le case
pregne
di umanità
luminosa
e vacillante
in attesa
dei ritorni.
E delle
nostre voci
sussurrate.
Mai dimenticate.




domenica 14 agosto 2011

Origini

Sembra che sia mare
questa verde collina
che come onda
smuove la mia anima
ogni volta che lo sguardo
la riconosce e la ritrova.
Ogni angolo
sussurra ignote parole
e restituisce profumi remoti
ma non è un canto di ritorno
quello che mi pare aleggi
nelle vie dei borghi antichi.
E’ un canto inedito
teso a svelare
un senso ulteriore
un significato più ampio.
Niente il mio occhio
vede uguale alla volta precedente
niente è fermo o si è fermato
tutto è costantemente arricchito
dal soffio dell’imminente
e dal sapore lontano
dei giorni andati per sempre.
Sbirciando le colline
dalla casa che abitavo da bambina
vedo oggi
anche con gli occhi di mia madre.
Magicamente
il suo sguardo diventa mio
io divento lei.
E questo poter essere lei
guardando dalla sua stessa prospettiva
la vita passata e quella a venire
(per un istante immortale)
resta il più bel dono
che potessi ricevere.
Così inevitabilmente
mi inchino al prodigio e ringrazio.
Infinitamente
ringrazio.

domenica 7 agosto 2011

La forbice

A girarmi in testa
tra pensieri e sospiri
tra domande e risposte
c’è anche una forbice
che agisce
quando il caso
si presenta
e taglia
modifica
modella
a salvaguardia
della mia luce
interiore.
Eliminare
il superfluo
è per me
indispensabile
perché
troppo vago
e troppo fuggevole
è questo tempo
e così contati
(inesorabilmente contati)
sono
questi faticosi passi.
Salvare
la Bellezza
in ogni forma
è un diritto-dovere
che esercito
con fermezza
e convinzione.
Così elimino
puntualmente
l’inutile eccedenza
per raggiungere
il nucleo
di quello che sono
e di quello che conta.
Ci vuole
pazienza
e dedizione
ci vuole amore
quello più esigente
e integrale.
Ma oltre
le foglie secche
e la gramigna
imperante
io so
che c’è
un magico Giardino
in fondo ad ogni anima
e so anche
che lì
continua a nascere
un fiore
nobile e discreto.
Quel fiore
che rinnovandosi
rigenera la vita
è la perla
del nostro
esistere
ed ha in sé
le molteplici risposte.
Occorre trovarlo
per accettare
il senso
e il limite
e poi sottoscrivere
il verso
già scritto
che compone
il prodigio.



mercoledì 3 agosto 2011

Nonostante l'inverno

E poi non ti ho più trovato
dove ti nascondi
in quali profondità
infinite
e inconfessabili
vagano i tuoi pensieri
batte il tuo cuore fiorito
s’invola il tuo sorriso di perla?
Lì non ci sono
indicazioni di fermate
e non posso raggiungere
il capolinea
per ora.
Lì solo si incontrano
le anime cariche di sogni
troppo belli
e pesanti
quei sogni che ai più
sfuggono
banalmente.
Lì solo si perdono
trasudando istinto
e magia
i folletti di Altrove
che preparano
nelle ampolle divine
il nettare antico
per addolcire
la notte e invocare il sonno.
Per ornare le stanze
di chimere
nel tentativo di scacciare
il dolore bugiardo
travestito da gioia
in agguato
nelle cavità
più nascoste
e minacciose.
Quando tornerai
(molto presto
io spero)
avrai buone notizie
e occhi vivi
ed io avrò lacrime
dolci di interminabile
attesa.
Sopra di noi
il cielo sarà cristallino
allegro e tiepido il vento
come di primavera
nonostante l’inverno
apparente.