giovedì 26 maggio 2011

E' esattamente così

Scivolare sull’onda
abbandonarsi alla marea
lasciarsi trasportare dal vento.
Chiudere gli occhi
immaginare l’arcobaleno
rimanendo in balia delle correnti.
Poi aprire la bocca
per un attimo solo
e spaventarsi per l’acqua
che si insinua dentro
togliendo il respiro.
Sentirsi spingere giù
nella temuta profondità.
Riaffiorare con gli occhi irritati dal sale
allontanando la paura
a colpi di tosse
e naso colante.
Guardarsi intorno
superare l’angoscia
intravedendo l’incanto
e donarsi all’onda
di nuovo.
Poi sorridere
socchiudere le labbra
e restare in attesa
sfidando l’ignoto.

venerdì 20 maggio 2011

Per dirti

Questo pensarti
pesantemente
chiusa
nei tuoi
turbolenti pensieri
mi duole
come un masso
che schiacciandomi il petto
mi impedisce il respiro.
Vorrei raccontarti
la leggerezza
ma conosco
il peso anch’io
e so che quando
è troppo
ci risulta quasi
impossibile
vedere al di là
del nostro oggi
faticoso e lento.
Ma ci sono luci
e colori
oltre le barriere
e le montagne
oltre i limiti
che ci vengono imposti
e che ci imponiamo.
Ci sono fiori meravigliosi
e profumi
e c’è vita.
C’è ancora vita
rinnovata e rinnovabile.
Torneranno
la calma
il sorriso
le mani da stringere.
Tornerà l’ansia di fare
la voglia d’amare
torneranno gli abbracci.
Tutto tornerà
come sempre torna
l’imprescindibile
si rinnova la magia
riaffiora il sogno.
Sono attimi
questi
e sono già proiettati
verso altri momenti.
Il tutto sta già cambiando
e dopo dovrai solo
lasciare entrare
la luce
farla crescere
e prendere fiato.
Sarà cosi.
Fidati.
E dimmi di sì.

martedì 17 maggio 2011

Nessuna replica

Ah questa Bellezza!
Ho temuto di perderla
di nuovo
già mentre la conquistavo.
Ho avuto paura che dipendesse
dagli altri
che qualcun altro
potesse portarmela via.
Ho immaginato
ancora il vuoto
la caduta
la stortura
la fuga d’amore.
E invece no
è mia
solo mia
sono io.
Come farò a spiegare
che è tutto dentro me?
Anche questo abbandono
che voglio condividere
e sto condividendo
è mio
solo mio.
Questo viaggio
questa luce
appartengono a me.
Chiunque mi accompagni
è solo passeggero.
Guido io
e scelgo la strada.
Non ammetto repliche.
Solo partecipazione.

domenica 15 maggio 2011

Apnea

Continuerò ad aver cura di me
della purezza che mi abita
della poesia che sempre
mi ha accompagnato
anche quando intorno
era solo assenza.
Quando ho ribaltato
il senso e il non senso
ritrovato l’equilibrio
vagando instabile
su di un filo d’aquilone.
Quando ho fatto mio
ogni respiro
risvegliato ogni battito
acceso tutti i sorrisi.
Quando a riva
ho riportato le perle
con la fatica e il sudore.
Continuerò ad aver cura di me
di questi preziosi attimi
in cui mi muovo
appena sospesa
libera
tra temporale e arcobaleno.
E so che se dovrò
(ma non vorrei, ahimè)
proprio sul confine dove ora il sogno
sta incontrando il reale
la parola l’abbraccio le mani
potrò anche decidere
di abbandonare la stasi
e ricominciare la corsa
verso altri destini.
Restituendoti con ossequio
la monocromatica apnea
che limita il volo
imprigiona le urgenze
e disattende l’incanto.


venerdì 13 maggio 2011

Sfaccettature

Ho smesso da un po'
di ostinarmi nel raggiungimento
di un unico e preciso obiettivo.
Di rinchiudere il mio senso
in un fine delineato limitato e certo.
Sempre di più amo coltivare
la molteplicità
il vago e l’incerto.
Sempre di più sento
la moltitudine di aspetti
che mi compongono
chiedere voce
apostrofarmi
interrogarmi
e pretendere spazio.
Sono abitata da immense
incalcolabili sfaccettature
e ho capito che non è una colpa
è solo una caratteristica.
Così interagisco col mio essere multipla
ogni istante una vita diversa
una nuova rivolta
un nuovo modo di amare.
Sono un vortice di sensazioni
di volontà e di rese
ho mille colori mille canzoni.
Sono la zingara del mio cuore
mi rovescio e mi rivolto
mi frantumo e mi ricompongo
senza mai allontanarmi
dal mio più intimo battito
che ricongiunge inevitabilmente
me ai miei infinitesimi.
E ricompone l’assetto.

sabato 7 maggio 2011

Fiori recisi

A cosa pensano i fiori
recisi o staccati dal ramo
mentre cadono a terra?
Quanto dura
quel loro breve essere sospesi
prima di toccare il suolo?

I fiori pensano a quanto
hanno amato il loro ramo
quanto hanno rispettato
la sua e la loro Bellezza
inconsapevole e folgorante
a come hanno saputo
dar rilievo alla Bellezza
e alla gioia altrui.
Si preoccupano di quanto
abbia giovato agli altri
il loro profumo inebriante
e continuano a regalarne ancora
mentre scendono leggeri
in caduta libera e liberata
dal tempo elastico e inconsistente.
Questo pensano e fanno i fiori
mentre ad ogni attimo
cadono inesorabilmente.
Come noi
piccoli fiori
con il dono della parola.

mercoledì 4 maggio 2011

Impercettibile

Quasi senza accorgermene
comincio a svuotarmi
abbandono il pensare
che diventa involucro.
Dentro
lascio crescere l’emozione
senza remora
senza freno.
Di colpo
torno bambina
mi riprendo i sogni
le illusioni
le farfalle e i fiori
mi dipingo le unghie
indosso abiti con colori sgargianti
sento l’anima danzare
canto e sorrido
decodifico il sacrificio
e diventa premio.
Sbrino il frigo del cuore
fino a sentire caldo
e quiete in movimento.
Mi sollevo
e mi vedo da fuori
leggiadra e irrequieta
pronta a cogliere il futuro
che diventa presente
pronta a fermare l’attimo
e a restituirgli il senso.
E mi osservo ancora un po’
prima di riprendere i miei pensieri
e tornare alla fatica della mente.
Ma più leggera
più completa
più viva.