domenica 26 giugno 2011

Quel giorno

Così eravamo
io e te
quel giorno
mentre andavamo
a conoscere
ciò che già sapevamo
come bene sapevamo
che l’addio
ormai si stava palesando
prepotentemente
e capivamo
l’inutilità
al dunque
anche delle parole
superflue.
Così eravamo
come due foglie
ancora verdi
che si tenevano strette
con la certezza
che una si stava
spezzando
e inesorabilmente
sarebbe caduta.
Ma eravamo così
unite comunque
e grate
per quanto avevamo
ricevuto
e per quanto
ci eravamo date.
Eravamo
consapevolmente
grate
e appagate
per aver fatto
il viaggio insieme
per aver condiviso
il condivisibile
per aver rispettato
l’una i segreti dell’altra
eravamo
proprio così.
E dopo
siamo tornate a casa
dove abbiamo
ancora riso
e discusso
complici
come non mai.
E questa complicità
mi è rimasta attaccata
insieme al foulard
profumato
che indossavi.
Così la sera
prima di addormentarmi
lascio cadere
alcune gocce
del tuo profumo
su quel foulard
per tenerti vicina
ancora di più
di quanto tu sia.
Per accendere
una speranza
e colorare
i miei sogni di vita
la stessa vita
che così profondamente
hai amato tu.

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