giovedì 2 giugno 2011

Atti eroici

Quanta fatica
quanti passi
quante parole
apro e chiudo libri
butto lì qualche pensiero
su di un foglio bianco.
Mi specchio
e mi riconosco ancora
ultimamente però
sono più fragile.
È strano come anche il bene
a volte possa affaticare
e quasi creare dolore.
Mi specchio ancora
ma più in profondità
e così vedo qualcosa
un accenno
che somiglia alla paura.
Ecco mi dico
non impariamo mai
come disperata necessità
invochiamo l’abbandono
e poi
quando è lì a portata di mano
quasi ci tiriamo indietro.
Inventiamo distanze incolmabili
troviamo la scusa
ci giustifichiamo
per la nostra incapacità
di compiere atti eroici
come quello di amare
o di lasciarsi amare.
Mi rispecchio
ancora
e nello scrigno profondo
del mio sentire
intimo e inviolabile
si apre timido un sorriso
e già mi pare di vedere
la mia mano tesa
e il cuore
pronto a ricevere
e a dare ancora
nonostante la ferita
il cui segno è indelebile.
E nonostante la paura
che forse
altro non è
se non il rovescio
della stessa medaglia.

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