sabato 16 aprile 2011

Senza nuocere al fiore che dimora in me

La verità è che tutta l’indifferenza, tutta la cattiveria, tutta la brama di potere, tutto questo schifo esibito, tutto questo odio che viola i diritti umani, che nega le ragioni dei più deboli, che uccide come se fosse normale, che inneggia alla sopraffazione, che confonde le carte muovendo anime come pedine, ecco, tutto questo marcio, tutta questa violenza che si insinua nei nostri modi, nei nostri pensieri tentando di svegliare la bestia che è in noi, rendendoci osceni e disumani riesce solo a ferirmi e a farmi sanguinare (ma le ferite guariscono, come torna primavera) senza smuovere di un millimetro il mio assetto, il mio essere, la mia percezione e coscienza dell’altrui respiro, la mia condizione umana. Senza nuocere al fiore che dimora in me. Perché io sono umana e umana voglio rimanere. Perché altra condizione di vita non so, e non voglio conoscere.
E anche oggi dopo questo lungo patito pensare non è stata la testa a rispondermi ma un luogo più puro e più forte, il mio cuore.


15 aprile 2011


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