mercoledì 11 gennaio 2012

2012: perché Vita ancora possa essere


Con un certo ritardo ecco il mio pensiero per il 2012...

Cari tutti,
stiamo per partire verso altri orizzonti lasciandoci alle spalle un anno difficile e sofferto. Lo facciamo, nessuno escluso credo, con un certo timore, ché questo 2012 ci sembra già, se possibili, più impervio e tortuoso.
La paura per il domani, che ci appare sempre meno sereno, sembra essere il sentimento più diffuso che ci accompagnerà.
Non potendo scongiurare gli inevitabili problemi che puntualmente busseranno alla porta di noi tutti quello che spero è che nella difficoltà non trovi mai freno la voglia di comunicare, di cercarsi e di manifestarsi, che nell’appiattimento  generale che ci circonda trovi sempre spazio anche solo un’idea, un progetto, una parola nuova e soprattutto originale, uno slancio che destabilizzi la distorsione del sentire superficiale e omologato.
Io credo che nella consapevolezza della nostra  individualità sia già insita la rinascita e che solo riappropriandoci di noi stessi, riconoscendo ed affrontando le nostre singole responsabilità, potremo dare una schiaffo alla condizione in cui ci troviamo, ladra di futuro, che ci vuole già vinti.
Quindi: che sia l’anno del risveglio di ogni coscienza e della contaminazione di anima con anima, di pensiero con pensiero, di vita con vita.
Perché Vita ancora possa essere.

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