Scrivere per disinfettare le ferite. Per ricucire l'anima. Per tonificare il cuore. Tutto qui.

martedì 21 gennaio 2014
Come
Come quando
succede qualcosa di bello
e tu non ci speravi più.
Come quando
resti bloccato in ascensore
per molto tempo
e ti manca il respiro
e ti attanaglia la paura
fino a quando arriva il tecnico
a liberarti
e ti sembra primavera
la più bella.
Anche se è gennaio.
Come quando
il dolore è stato
troppo forte
ed hai pensato
che non ce l'avresti fatta.
Non più.
Sono ginocchia sbucciate
tagli sulle vene
ma sotto il sangue
profumo di buccia d'arancia
(quella che tua nonna
metteva sulla stufa)
E questo andare
finalmente verso nuove direzioni.
Poi
Tutto va in frantumi
Tutto e insieme tu
che di quel tutto
sei parte
viva e ardente
sofferente e inquieta.
Tutto va in frantumi
Tutto e insieme
il mondo
il tuo
quello che credevi tuo.
Crolla.
Così: quando meno te l'aspetti.
Ma c'è un poi.
E su questo poi vorrei soffermarmi.
E' complesso
complicato e inevitabile
è scelta dolorosa
che significa dopo ma anche ora
che comprende l'abbandono
e insieme
visi nuovi
nuove voci
nuove mani
nuove possibilità.
E finalmente
nuove attese.
Oltre le macerie.
E' un poi che chiamo vita.
E' la vita che mi sussurra questo poi.
E io lo canto.
Anzi: lo urlo.
Iscriviti a:
Post (Atom)