Non ti
amo
per i
tuoi occhi
incantatori
di sguardi
e
nemmeno per la tua voce
ladra di
attenzione.
Non ti
amo
quando
sussulti
per le
vittorie e le glorie
né
quando al tuo passaggio
scorgo
gli altri volgere il capo
come
sfiorati
da un
soffio divino.
No
per tutto questo
io non
ti amo.
Ma ti amo
per quel timido
accenno
di
incertezza e paura
che celi
quando cadi
-e
subito ti rialzi-
per quel
modo infantile
che ti
porta incurante
a
riprendere il passo
-alta la
testa
vuote le
mani-
verso altre
mete
sogni
incantevoli
nuove
urgenze
e
nessuna certezza.
Ti amo
per la fiera solitudine
velata e
protetta
per la nostalgia
che accarezza
i tuoi gesti
per lo
stupore
che ancora
ti illumina
ad ogni scoperta
- e solo
a pensarci
sempre
mi
commuove-
Ti amo
per il prodigio assoluto
che è la
delicatezza antica
che
emani
per le
profondità abissali
e per le
vette impervie
che miracolosamente
ti abitano.
Per
questo
ti amo.
Solamente.
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